Dichiarazione IVA tardiva entro il 31 luglio 2023

Il 2 maggio scorso sono scaduti i termini ordinari di presentazione del modello IVA 2023 riferito all’anno 2022. Chi non è riuscito a rispettare il termine può inviare validamente la dichiarazione entro 90 giorni dal termine pertanto entro il prossimo 31 luglio. In caso di presentazione tardiva della dichiarazione, è dovuta: - la sanzione per l’omessa dichiarazione in assenza di debito d’imposta, pari a 250 euro, ridotta a 25 euro (1/10 del minimo) per effetto del ravvedimento operoso; - la sanzione per l’eventuale tardivo o carente pagamento del tributo, pari al 30% dell’imposta non versata (15% dell’imposta, per i versamenti operati entro 90 giorni dalla scadenza), ferma la riduzione derivante dal ravvedimento operoso.

Se la dichiarazione IVA per il 2022 è presentata successivamente al 31 luglio 2023, tale dichiarazione si considera omessa ed è pertanto applicabile la sanzione : - dal 120% al 240% (con un minimo di 250 euro) dell’ammontare dell’IVA dovuta o per le operazioni che avrebbero dovuto formare oggetto di dichiarazione; - dal 60% al 120% dell’imposta dovuta (con un minimo di 200 euro), nel caso in cui la dichiarazione omessa sia presentata entro il termine per la dichiarazione relativa all’anno successivo (30 aprile 2024) e comunque prima dell’avvio di qualsiasi attività di accertamento di cui il soggetto passivo abbia avuto formale conoscenza. Nell’ipotesi di dichiarazione omessa, le sanzioni non possono essere regolarizzate spontaneamente mediante l’istituto del ravvedimento operoso.

Resta possibile la presentazione di una dichiarazione integrativa, da parte del soggetto passivo, allo scopo di emendare omissioni o errori relativi alla compilazione del modello IVA.