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Seconda rata acconto Irpef al 16 gennaio per persone fisiche con ricavi sino a 170.000 euro

  • forcellaemanuela
  • 18 ott 2023
  • Tempo di lettura: 1 min

In base alle bozze sinora circolate sembrerebbe che il DL fiscale collegato al Ddl. di bilancio 2024, approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 ottobre preveda la possibilità per le persone fisiche titolari di partita IVA, che nel 2022 dichiarano ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro, di rinviare il versamento del II acconto delle imposte dirette sino al 16 gennaio 2024.

Dalla proroga sarebbero pertanto escluse, oltre alle persone fisiche titolari di partita IVA che nel 2022 dichiarano ricavi o compensi di importo superiore a 170.000 euro, le persone fisiche “non titolari” di partita IVA, le società di capitali e di persone, nonché gli enti commerciali e non commerciali, per i quali il termine di versamento resterebbe fermo al 30 novembre 2023.

Sotto il profilo oggettivo, dovrebbero rientrare nella proroga, oltre all’IRPEF, anche le imposte sostitutive delle imposte sui redditi vale a dire l’imposta sostitutiva per il regime di vantaggio o per il regime forfetario, la cedolare secca sulle locazioni di immobili abitativi, l’IVIE e l’IVAFE.

Sembrerebbero invece esclusi i “contributi previdenziali” e, quindi, ad esempio, i contributi INPS dovuti dai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata ex L. 335/95 e dagli artigiani e commercianti.

Si evidenzia infine che, sempre sulla base delle previsioni normative in esame, la seconda rata dei suddetti acconti potrà essere pagata in cinque rate mensili di pari importo, a decorrere dal mese di gennaio, con scadenza il giorno 16 di ciascun mese con l'aggiunta di interessi a partire dalla seconda rata nella misura del 4% annuo.

 
 
 

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