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Per la Cassazione basta una scrittura privata non registrata per ridurre il canone di locazione

  • forcellaemanuela
  • 10 mar 2022
  • Tempo di lettura: 1 min

La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 7644, depositata il 9 marzo 2022 ha ritenuto sufficiente per consentire la riduzione ai fini dell'imponibile Irpef una scrittura privata non registrata da cui emerga una riduzione dei canoni originariamente preventivati unitamente alla documentazione bancaria dalla quale si evinca il versamento dei canoni nella misura ridotta successivamente concordata. Contrariamente a quanto sostenuto dall'Agenzia delle entrate che riteneva il patto modificativo non opponibile nei suoi confronti in quanto non registrato e non avente data certa, la Corte di Cassazione pur richiamando integralmente i chiarimenti di prassi offerti dall’Agenzia delle entrate, ha stabilito che la registrazione del patto modificativo, anche se agevola la prova da parte del contribuente, non è l’unico mezzo di prova che può essere dallo stesso utilizzato e questo in forza dell’articolo 2704 cod. civ. che consente di desumere la data certa della scrittura rispetto ai terzi non solo dalla registrazione e dalle altre situazioni espressamente richiamate dalla norma, ma anche “dal giorno in cui si verifica altro fatto che stabilisce in modo egualmente certo l’anteriorità della formazione del documento”.

 
 
 

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