Bonus Mobili 2022
- forcellaemanuela
- 15 mag 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Per le spese sostenute nel periodo d’imposta 2022 per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici nuovi, destinati a un’abitazione oggetto di un intervento, iniziato nel 2021 o nel 2022 ed agevolabile ai fini del bonus ristrutturazione (ovvero manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione, acquisto immobile dall’impresa di costruzione o ristrutturazione che lo ha ceduto assegnato entro 18 mesi dal termine dei lavori, interventi necessari alla ricostruzione e ripristino dell’immobile danneggiato da eventi calamitosi, sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza, interventi finalizzati al risparmio energetico) è possibile fruire del cosiddetto bonus mobili, con indicazione nel modello Redditi 2023 al rigo RP57 “Spesa arredo immobili ristrutturati” nel quale, per ciascuna unità abitativa oggetto di “ristrutturazione”, vanno riportati:
- nelle colonne 1 e 4, il numero della rata di competenza della dichiarazione. Per le spese sostenute nel 2022, la rata è la numero 1;
- nelle colonne 2 e 5, l’ammontare della spesa sostenuta nel limite del plafond;
- nelle colonne 3 e 6, l’importo della singola rata, pari a 1/10 della spesa sostenuta nel limite del plafond.
Si ricorda che per l’anno 2022, la detrazione, pari al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, va determinata sulla spesa massima di 10.000 euro, mentre per il 2023 e il 2024 il tetto massimo di spesa è stato fissato, rispettivamente, in misura pari a 8.000 e 5.000 euro.
Resta fermo che laddove fossero già state sostenute spese di arredo e/o per elettrodomestici nel 2021, le stesse andrebbero considerate unitamente alle spese sostenute nel 2022 per verificare il rispetto del limite massimo di spesa agevolabile.
Il plafond di spesa si riferisce alla singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o alla parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione, a prescindere dal numero di soggetti che partecipano alla spesa ed in presenza di un immobile suddiviso in più unità abitative, per il calcolo del limite di spesa vanno considerate le unità immobiliari censite in catasto all’inizio degli interventi edilizi e non quelle risultanti alla fine dei lavori.
La detrazione va obbligatoriamente ripartita in 10 rate annuali di pari importo, dall’anno di sostenimento della spesa e per i successivi 9; non è possibile per tale tipologia di spesa optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito ovvero ancora trasferire le rate in caso di decesso del beneficiario originario oppure di cessione dell’immobile.




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