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Approvati i coefficienti IMU per gli immobili di categoria catastale D

  • forcellaemanuela
  • 24 mag 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

Il Dipartimento delle Finanze con il DM 8 marzo 2024 ha aggiornato i coefficienti per calcolare la base imponibile, ai fini dell’IMU, dei fabbricati classificabili nel gruppo catastale D che risultino al contempo non iscritti in Catasto, interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzati.

Fino al momento della richiesta di attribuzione della rendita catastale, la base imponibile per l’IMU di tali fabbricati viene infatti determinata a partire dai costi “storici” di acquisto o di costruzione risultanti dalle scritture contabili alla data di inizio di ciascun anno solare, ovvero, se successiva, alla data di acquisizione al lordo delle quote di ammortamento, del costo del terreno e delle eventuali spese incrementative.

Tali valori contabili “storici” vanno poi “attualizzati” applicando i coefficienti annualmente aggiornati con decreto ministeriale e quindi si devono applicare agli stessi i relativi coefficienti fissati, con il decreto ministeriale in esame.

A seguito della richiesta di attribuzione della rendita catastale invece anche per i fabbricati del gruppo D devono applicarsi, in luogo dei richiamati criteri di valorizzazione, le modalità “ordinarie” di determinazione della base imponibile ai fini IMU, che va determinata prendendo a riferimento la rendita catastale rivalutata del 5%, cui è applicato il coefficiente moltiplicatore pari a 65, a eccezione dei fabbricati classificati nella categoria catastale D/5, per i quali è invece pari a 80.

 
 
 

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