Proroga al 16 gennaio 2025 per il versamento del II acconto
- forcellaemanuela
- 29 nov 2024
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In base al disposto dell’art. 7-quater del DL 155/2024 ieri è stato ufficialmente rinviato al 16 gennaio 2025 il termine per il pagamento della seconda rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi.
La proroga risulta applicabile alle sole persone fisiche titolari di partita IVA (sotto forma di attività di impresa o di lavoro autonomo) che, nel 2023, dichiarano ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro (indicati nel modello REDDITI PF 2024).
Restano pertanto escluse:
- le persone fisiche titolari di partita IVA che nel 2023 dichiarano ricavi o compensi di importo superiore a 170.000 euro;
- le persone fisiche “non titolari” di partita IVA, compresi i soci di società e associazioni “trasparenti” ai sensi degli artt. 5, 115 e 116 del TUIR, sempre che non siano titolari di una propria partita IVA (cfr. circ. Agenzia delle Entrate n. 31/2023, § 1.2);
- i soggetti diversi dalle persone fisiche (ad esempio, le società di capitali e di persone, nonché gli enti commerciali e non commerciali).
Sotto il profilo oggettivo, rientrano nella proroga, oltre all’IRPEF, anche le imposte sostitutive delle imposte sui redditi quali ad esempio l’imposta sostitutiva per il regime di vantaggio, l’imposta sostitutiva per il regime forfetario, la cedolare secca sulle locazioni di immobili abitativi e le imposte patrimoniali (IVIE, IVAFE e IVCA). Dovrebbe rientrare nella proroga anche la maggiorazione degli acconti d’imposta al cui pagamento sono tenuti gli aderenti al concordato preventivo biennale.
Rimangono invece esclusi dalla proroga i “contributi previdenziali e assistenziali” ed i premi assicurativi INAIL.
Il versamento potrà inolre essere eseguito in cinque rate mensili di pari importo, a decorrere dal mese di gennaio, con scadenza il giorno 16 di ogni mese. Sulle rate successive alla prima saranno ovviamente dovuti gli interessi nella misura del 4% annuo (0,33% mensile) ex artt. 20 comma 2 del DLgs. 241/97 e 5 comma 1 del DM 21 maggio 2009.
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