Assunzioni giovani under 36 agevolate anche per il 2023
- forcellaemanuela
- 17 mar 2023
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Anche per il 2023 sarà possibile beneficiare di un’agevolazione pari all’esonero dal versamento del 100% dei contributi a carico del datore di lavoro nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro annuali per un periodo massimo di 36 mesi a partire dalla data dell’assunzione o trasformazione incentivata (che salgono a 48 mesi nelle seguenti regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) in caso di assunzioni o trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato di giovani under 36 per effetto della proroga stabilita nella Legge di Bilancio.
L’esonero è riconosciuto pertanto a tutti i datori di lavoro privati per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, effettuate nel periodo 1° gennaio 2023 – 31 dicembre 2023, di soggetti che, alla data dell’evento incentivato, non abbiano compiuto il trentaseiesimo anno di età e non siano stati occupati a tempo indeterminato con il medesimo o con altro datore di lavoro nel corso dell’intera vita lavorativa.
Restano esclusi dal beneficio:
- i rapporti di apprendistato e le prosecuzioni di contratto al termine del periodo di apprendistato;
- i contratti di lavoro domestico;
- i contratti di lavoro a chiamata;
- i rapporti di lavoro a tempo indeterminato del personale con qualifica dirigenziale;
- le prestazioni di lavoro occasionale ex articolo 54-bis D.L. n. 50/2017;
- le assunzioni di giovani under 30 di cui alla Legge di Bilancio 2018.
Il diritto alla legittima fruizione dell’esonero contributivo è subordinato tra l'altro al rispetto della regolarità degli obblighi di contribuzione previdenziale (DURC) ed al fatto che il lavoratore, nel corso della sua vita lavorativa, non sia mai stato occupato con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, presso il medesimo o qualsiasi altro datore di lavoro.
Inoltre ai fini della fruizione dell’agevolazione, i datori di lavoro:
- non devono aver proceduto, nei 6 mesi precedenti l’assunzione, a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella stessa unità produttiva;
- non devono procedere, nei 9 mesi successivi all’assunzione, a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella stessa unità produttiva.
Si ricorda, infine, che l’applicabilità dell’esonero contributivo per il 2023 è subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea. Ad oggi, dunque, non risulta ancora possibile applicare l’agevolazione per le nuove assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato effettuate a partire dal 1° gennaio 2023.
Nel caso in cui il datore di lavoro abbia già assunto e/o trasformato un rapporto di lavoro a tempo indeterminato nel corso del 2023, una volta pervenuta l’autorizzazione della Commissione Europea, potrà effettuare i recuperi sulla contribuzione già versata, come da indicazioni che saranno fornite appositamente dall’Inps.
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